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7 Aprile 1994, Ruanda. Gli Hutu, popolo ruandese che detiene il potere, 

mette in atto uno dei genocidi più efferati contro la minoranza Tutsi.
In 100 giorni, circa un milione di persone viene ucciso a colpi di machete.

 

Estate 2017, Ruanda. Alice ora ha 45 anni ed è una sopravvissuta, 

ma nel genocidio ha perso una figlia e una mano. E una parte di sé. 

Per anni ha vissuto consumata dal dolore e dall’odio.

 

L’ultima cosa che Alice può aspettarsi è che il suo carnefice torni, 

a chiederle perdono.

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